La Biblioteca di Greve in Chianti: facciata in cotto con richiami antichi rivisitati

02 Apr La Biblioteca di Greve in Chianti: facciata in cotto con richiami antichi rivisitati

La biblioteca comunale di Greve in Chianti, progettata dagli architetti Mdu è stata realizzata in area urbana precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, collocata all’interno dell’area Umi 1 del piano di comunale e situata nei pressi del centro storico. Il sito, che presenta un terreno principalmente pianeggiante, è di forma quasi triangolare ed è delimitato a sud dal Viale Vittorio Veneto di fronte a piazza Trento, a nord dal fiume Greve e confina sul lato est con una piazza pedonale ed edifici residenziali e commerciali di nuova costruzione.
L’edificio si caratterizza dall’utilizzo del cotto, materiale costruttivo tipico del territorio chiantigiano, che è stato in questa occasione completamente rivisitato, conferendo alla facciata un astratta geometria di linee e intensità chiaroscurali, per evocare l’immagine dei segni dei filari di vite tipici del paesaggio circostante.

La particolarità del progetto risiede nella ingegnerizzazione della facciata ventilata in cotto, nelle due versioni con facciata piena e con facciata a diaframma. La facciata è realizzata con due elementi naturali quali il cotto e il travertino utilizzato per le murature perimetrali, mentre il cotto utilizzato allo scopo di parete frangisole, si collega alla stuttura portante dell’edificio solo superiormente ed inferiormente realizzando una campata unica e slanciata.

Il team d’ingegneria di Palagio Engineering ha progettato questo sistema di facciata tenendo conto delle esigenze del progetto: l’involucro in terracotta, con i suoi colori caldi e le morbide sfumature accoglie gli utilizzatori come in un guscio protettivo, con un’ideale senso di comfort. La facciata diaframma forma un reciproco, seppur discreto, contatto visivo fra esterno e interno; è realizzata con il sistema di facciata venitlata TerraTube con foro a stella per ottenere inclinazioni diverse rispetto all’orizzontale. Gli elementi in cotto 15 x 50 cm ruotando intorno al proprio asse, assumono inclinazioni diverse e conferiscono alla facciata un’astratta geometria di linee e intensità chiaroscurali, che evoca l’immagine dei segni paralleli dei filari dei vitigni delle colline circostanti.

La terracotta, materiale d’elezione per la terra del Chianti, è dunque rivisitata per adattarsi alle forme e ai linguaggi della moderna architettura.

TECNICA

 

Per la realizzazione della pelle esterna si sono impiegate due differenti tipologie di facciata : facciata diaframma e facciata piena. Per la facciata diaframma sono stati utilizzati i materiali della linea TerraTube con sezione 150×50 mm con caratteristico foro a stella che permette di utilizzare la stessa staffa di ancoraggio laterale per ottenere inclinazioni a 45°, 90° e 180°.

Nel caso del progetto della biblioteca sono state scelte due ulteriori inclinazionirispetto all’orizzontale, 33° e 16°, ottenute mediante l’utilizzo di staffe di ancoraggio laterale appositamente studiate. La facciata è realizzata con barre preassemblate di lunghezza pari a 1 m, fi ssate alle estremità a montanti scatolari.

Il collegamento alla struttura portante dell’edificio avviene solo superiormente e inferiormente, realizzando dunque una campata unica e slanciata.

Per la facciata piena si è impiegata la tecnologia TerraTube delle stesse dimensioni di sezione 150×50 mm, ancorata sulle murature attraverso la sagomatura sul retro, totalmente a scomparsa, mediante ganci a omega collegati a loro volta a montanti scatolari. Sono stati realizzati anche gli imbotti degli infi ssi che si impongono come vere e profonde fessure sulla facciata piena. Il rivestimento in cotto imprunetino è realizzato mediante un processo produttivo a fi liera corta. L’impianto di fabbricazione utilizza solo componenti naturali e provenienti da cave locali (il Chianti fi orentino) con assenza di tossicità o radioattività in cui lo scavo è controllato da un programma di ripristino ambientale. I profili di estrusione per le lastre sono progettati per consentire un facile fi ssaggio, con sistemi semplici e sicuri che lasciano integra la superficie esterna. Gli agganci vengono posizionati in apposite scanalature consentendo un’alta capacità di carico e un facile smontaggio dei pezzi nel caso di sostituzione. Il disegno del profilo consente inoltre l’utilizzo di diversi tipi di sostegno meccanico a seconda delle esigenze progettuali e delle relative sequenze di montaggio richieste. La struttura di ancoraggio delle lastre in cotto è realizzata in alluminio estruso, totalmente riciclabile, con sezioni di dimensione opportune alla camera di ventilazione e accessori in acciaio inox. Il sistema è costituito da profili verticali con funzione di sostegno e disposti a un passo pari alla lunghezza

della lastra, fissati su staffe opportunamente ancorate alla struttura portante dell’edificio mediante tasselli meccanici e/o chimici.

Le staffe sono dotate di asole per permettere la compensazione di eventuali fuoripiombo e, nel contempo, consentire ai vari elementi della struttura di dilatarsi indipendentemente, evitando stati di coazione termica.

Lo strato esterno in elementi in cotto, definito tecnicamente anche strato di tenuta, svolge sia il ruolo funzionale di protezione degli elementi interni dale precipitazioni meteoriche che quello rappresentativo e caratterizzante sotto il profilo architettonico degli edifici.

Il principio progettuale della facciata ventilata risiede sull’autonomia statica di ogni singolo elemento del parametro e sull’eliminazione dell’imbottitura in malta. Non aderendo direttamente al supporto strutturale, gli

elementi di rivestimento sono liberi di muoversi secondo il proprio coefficiente di dilatazione (indipendentemente dai movimenti del supporto strutturale) e di seguire, inoltre, gli assestamenti e le oscillazioni della strutture portante grazie all’elasticità degli ancoraggi.