Sede Gruppo Campari e Residenze – Milano – IT

PORTFOLIO

Luogo Milano, Italia

Anno 2011

Designer Mario Botta Architetti, Studio Morzorati Architettura

Contractor Focchi Group

 

 

Il recupero dell’area storica Campari, a cura degli architetti Mario Botta e Giancarlo Marzorati, rappresenta un intervento esemplare di riqualificazione che custodisce il significato profondo della trasformazione di Sesto San Giovanni da “città delle fabbriche” a città del terziario, dove l’identità del luogo trova espressione nella forma degli edifici. Il complesso Campari si distingue per la grande creatività nell’utilizzo dei materiali più tradizionali. La parete ventilata in cotto si sostituisce al semplice mattone a vista nel rivestimento dell’edificio riuscendo ad incrementarne le prestazioni energetiche e funzionali rispetto alla regolazione della luce e della temperatura interne, consentendo una più complessa espressione estetica e figurativa: le possibilità della formatura per estrusione si pongono al servizio della progettazione architettonica.

Il progetto comprende la nuova Sede Campari e una vasta porzione residenziale costituita da due torri di 13 e 9 piani, per una superficie complessiva di 14.000 mq, suddivisa in unità abitative di varie metrature. Per questo intervento Palagio Engineering ha realizzato appositamente delle lastre in terracotta imprunetina attraverso una tecnologia produttiva studiata in modo da preservare tutta la resistenza, la qualità e la solidità di questo materiale.

Le lastre di terracotta estrusa di dimensioni 50x140x1000 mm sono state posate in verticale, montate a secco tramite dispositivi di fissaggio meccanico su una struttura in acciaio, con alternanza di una lastra liscia e una grecata in modo da creare un suggestivo e mutevole effetto di decoro al variare dell’inclinazione dei raggi solari nel corso della giornata. L’elemento, di colore rosso naturale e finitura rustica arrotata, presenta tre fori a stella nel senso di estrusione, utilizzati per il fissaggio alla sottostruttura metallica. Il particolare foro consente il posizionamento dell’elemento con diverse angolazioni, come nel caso delle vetrate in corrispondenza delle quali le lame sono inclinate di 45°. Le due torri presentano tra l’altro delle aperture ad oblò per le quali Palagio Engineering ha dovuto progettare dei pezzi speciali che ne consentissero una finitura perfetta.

Le facciate sono a doppia pelle. La faccia interna è interamente vetrata. All’esterno invece è composta da un rivestimento in ‘lame’ di cotto Palagio disposte verticalmente e montate a secco su struttura in acciaio. In corrispondenza delle porzioni vetrate, tali lame sono ruotate a 45 gradi, alternate tra loro dal una porzione libera. In questo modo la luce filtra attraverso di esse e, a seconda dell’esposizione, creano all’interno disegni cangianti alle diverse ore del giorno.

I due bassorilievi, ideati da Mario Botta, sono evocativi delle icone disegnate da Depero per Campari ed esprimono il grande potenziale figurativo del materiale, ora posato a filo ora inclinato, al riverbero della luce del sole. Le facciate rappresentano così un ponte immaginario tra l’immagine pubblicitaria del noto brand e la nuovissima realizzazione architettonica.

 

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